LA CURA COME PENSIERO
“Cura” è una parola che sta risuonando insistentemente nelle iniziative pubbliche, nei discorsi comuni, negli incontri degli ultimi mesi. Come se ci fosse una urgenza, una fretta, una necessità di comprendere, al di là della pandemia che ha colpito il mondo, quale sia la malattia più profonda che si è insinuata in tutte le fibre del pianeta, e che ha messo in evidenza non solo la fragilità della vita umana, ma la criticità di tutto il sistema di vita sulla terra, e i rischi, forse per la prima volta davvero “fatali”, che stiamo correndo. E, di conseguenza, come se fosse imprescindibile individuare e esercitare una cura. Ma, appunto, su molte, troppe ferite occorre apprestare le cure. È l’intero nostro mondo che appare malato.
NUOVO DPCM
Il premier Conte in tv illustra le nuove regole anti-Covid: "La strategia non è e non può essere la stessa della primavera: rispettiamo le regole". "La strategia non è e non può essere la stessa della primavera: in questi mesi abbiamo lavorato intensamente". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, illustrando il nuovo Dpcm per il contenimento della pandemia di SarsCov2. Lo stesso Conte ha definito la situazione "molto difficile", invitando i cittadini e gli imprenditori ad accettare i "sacrifici" per non far precipitare ulteriormente la situazione.. "Le misure più efficaci - ha detto ancora il presidente del Consiglio -
CONTAGI SU BUS E METRO...
Autobus, tram, metropolitane e treni locali affollati oltre ogni ragionevole criterio di sicurezza: sta diventando uno dei problemi più gravi della crisi che stiamo vivendo. Come uscirne? Quello che si è fatto finora: potenziare il numero dei mezzi per quanto è possibile (spesso non lo è affatto), stabilire tetti all’utilizzo, il 50 o l’80 per cento della capienza, e, soprattutto, cercare (per ora invano) il modo di farli rispettare davvero non basta. Manovrare sugli orari dei luoghi di lavoro per evitare il disastro delle ore di punta, incentivare i mezzi alternativi ecologici come bici, monopattini, veicoli e motorini elettrici e via elencando: sono tutte cose che servono e debbono essere fatte, ma anch’esse non bastano. Se ne è discusso ieri in una riunione
PENSIONI: LE MISURE URGENTI NELLA LEGGE DI BILANCIO 2021
Tra i sindacati confederali e dei pensionati e il ministero del Lavoro. Il governo conferma la disponibilità a recepire buona parte delle proposte del sindacato sui provvedimenti da inserire nella manovra. La ministra Catalfo annuncia anche un provvedimento per evitare gli effetti negativi del crollo del Pil sul valore delle pensioni. Ghiselli (Cgil): "Incontro utile, ma molte questioni ancora aperte".
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LE NUOVE REGOLE PER ANDARE IN PENSIONE
L'appuntamento è per mercoledì 14 ottobre. Riprende il negoziato sulla riforma previdenziale. All'ordine del giorno le proposte del sindacato sulla flessibilità delle uscite e per evitare lo scalone del 2022 con la fine di Quota 100. Si discute anche della pensione di garanzia per i giovani che oggi hanno lavori discontinui e precari. Nella legge di Bilancio le misure più urgenti: proroga Ape sociale, Opzione donna e uscita anticipata per i lavoratori fragili e che svolgono lavori gravosi. Riparte il negoziato tra sindacati e governo sulla riforma delle pensioni dopo l’interruzione obbligata dalla quarantena della ministra del Lavoro e del Welfare, Nunzia Catalfo.