REDDITO DI CITTADINANZA
Il reddito di cittadinanza potrebbe raggiungere chi è realmente sotto la soglia di povertà e discriminare meno extra-comunitari e famiglie numerose. E potrebbe incentivare la ricerca di lavoro e l’emersione del nero. Una proposta di riforma. In un precedente articolo abbiamo visto come le distorsioni derivanti dall’evasione degli autonomi e dal sommerso dei dipendenti siano un problema che non può essere risolto dall’impianto normativo del reddito di cittadinanza. Dove sembra invece possibile, e necessario, intervenire è sull’assegno che non arriva alla maggioranza dei poveri; sul disincentivo a lavorare o a far emergere i relativi redditi; sulla scarsa considerazione del reddito figurativo di mercato da abitazione e altri fabbricati a disposizione nel definire il reddito o la capacità contributiva di un nucleo familiare. Proviamo a delineare qui una ipotesi di riforma ispirata dall’attenuazione di alcuni limiti e fondata su alcuni punti:
CEDIMENTO: UNA PAROLA PENSANDO AL 25 NOVEMBRE
Cedi i tuoi spazi, il tuo tempo, il tuo cuore, le tue ragioni e se lui li fa a brandelli tu li ricuci e ogni volta che li ricuci ne perdi un pezzetto. La violenza ha una misura ed è il tuo cedimento. Cedi alla sopportazione, cedi al silenzio, cedi all’invasione dei tuoi spazi, cedi il tuo corpo per quieto vivere, cedi il cognome dei figli senza nemmeno pensarci, cedi quando alza la voce, cedi quando sei stanca,
CEDIMENTO: UNA PAROLA PENSANDO AL 25 NOVEMBRE
Cedi i tuoi spazi, il tuo tempo, il tuo cuore, le tue ragioni e se lui li fa a brandelli tu li ricuci e ogni volta che li ricuci ne perdi un pezzetto. La violenza ha una misura ed è il tuo cedimento. Cedi alla sopportazione, cedi al silenzio, cedi all’invasione dei tuoi spazi, cedi il tuo corpo per quieto vivere, cedi il cognome dei figli senza nemmeno pensarci, cedi quando alza la voce, cedi quando sei stanca,
LANDINI: I DATI PERSONALI NON SONO DI PROPRIETA' DELLE MULTINAZIONALI
Il leader della Cgil, in audizione davanti alle commissioni Bilancio, ha sollevato il tema del ruolo pubblico nella digitalizzazione e nella gestione dei dati che sta fruttando grandi profitti alle società private, non garantendo invece l'utilizzo delle nuove tecnologie in funzione di un miglioramenti della vita, dei servizi e dei diritti dei cittadini. Il ruolo pubblico nella gestione delle reti digitali entra nella lista delle urgenze sottoposte dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, alle commissioni di Camera e Senato durante l’audizione dei sindacati sulla legge di Bilancio.
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RETI DIGITALI, LA BATTAGLIA PER UN BENE COMUNE
È in corso uno scontro strategico per la libertà di tutti: riguarda la gestione dei dati che transitano sul web. Le informazioni non possono diventare proprietà di aziende private che li utilizzano o ne impediscono la trasmissione agli enti pubblici che, invece, possono usarli per il benessere della collettività. Appena iniziato l’autunno il nostro Paese si è trovato nuovamente in piena emergenza sanitaria. Abbiamo imparato che questo virus predilige gli organismi fragili e dobbiamo riconoscergli che, con estrema coerenza, si adopera per evidenziare contestualmente tutte le fragilità di sistema.