LA RICERCA ITALIANA SI FA STRADA NEL MONDO
Per articoli pubblicati e impatto delle pubblicazioni in tutte le discipline, la crescita della produzione scientifica italiana è stata dal 2001 superiore alla media mondiale. Il paradosso è che i risultati non si riflettono sul ranking dei nostri atenei. L’Italia è saldamente attestata in una posizione preminente in Europa e nel mondo rispetto alla sua produzione scientifica, sia come presenza di articoli scientifici nei principali database internazionali, sia in termini di impatto citazionale. Non altrettanto confortante è, invece, il dato relativo alla collocazione internazionale degli atenei italiani quando si guardano le graduatorie preparate da agenzie di assoluto prestigio. Molte sono redatte annualmente, puntualmente riprese dagli organi di stampa, e sempre di più attraggono l’attenzione non solo degli addetti ai lavori ma anche quella dei fruitori primi dell’offerta formativa: gli studenti e le loro famiglie. I ranking internazionali mostrano risultati deludenti per le università italiane, che compaiono tipicamente intorno od oltre la 150esima posizione.
WELFARE PER GLI EXTRACOMUNITARI
La Consulta si è rivolta alla Corte di Giustizia europea al fine di stabilire se gli stranieri senza il permesso di soggiorno di lungo periodo abbiano diritto all'assegno di natalità e di maternità. Da anni l'Inca Cgil si batte nei tribunali e ottiene verdetti positivi. L’Inca, il patronato della Cgil, ha commentato la recente disposizione assunta dalla Corte Costituzionale che, esaminando le questioni sollevate dalla Cassazione sulla disciplina per la possibilità di richiedere gli assegni di natalità e di maternità, ha deciso di riunire e di sospendere i giudizi in corso e rivolgersi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il motivo della decisione è quello di stabilire la compatibilità, rispetto al diritto comunitario,
GRANDI OPERE PICCOLE IDEE
“Il passato che non trapassa”, dovremmo dire. Il “Decreto semplificazioni” produce, fin dal primo sguardo, una sgradevole sensazione di déja vu: l’esperienza psichica che – cito la Treccani – “richiama alla mente cose già viste, già vissute e sperimentate, specialmente con riferimento […] a mode e tendenze prive di originalità, identiche ad altre precedentemente viste”. Si era detto che se una qualche utile lezione si sarebbe potuta trarre dallo shock del coronavirus, questa sta nella necessità di cambiare le pessime pratiche che ci hanno portato alla rovina. Di cogliere dove si è sbagliato,
PER L'EUROPA ORA SI DEVE GUARDARE A SUD
“Quanto più il Nord abbandona il Sud, tanto più l’Italia si smarrisce”. Secondo Adriano Giannola, presidente di Svimez, il Sud va anzitutto ricostruito, con un progetto che consenta all’Italia di recuperare nel Mediterraneo il ruolo di cervello logistico del Sud Europa. L’economista Adriano Giannola, oltre a essere il presidente della Svimez – l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno – è una voce ascoltata ad Harvard e a Cambridge e un profondo conoscitore delle dinamiche economiche italiane ed europee. In questa fase di timido riformismo post pandemia non cela il suo disappunto per il fondato timore che l’Italia non riesca, nemmeno adesso che il contesto europeo lo permette, a trovare il bandolo della matassa,
PREVIDENZA
Il confronto, bloccato prima dello scoppio della pandemia, starebbe per riaprirsi. I tavoli riprenderanno presto, assicura la ministra Catalfo. Intanto per "quota 100" si sta spendendo meno del previsto, quindi ora rimarrà. Ghiselli (Cgil): "Serve un nuovo strumento, accessibile a tutte le imprese, che accompagni le persone dal lavoro alla pensione". Il governo si prepara a riaprire il tavolo sulle pensioni con i sindacati anche se per ora – vista la gravità della crisi occupazionale e produttiva – la riforma della previdenza non è tra le priorità dell’agenda di Palazzo Chigi.